Se lo si guarda mentre si morde la coda, come nell’immagine dell’ Ouroboros mitologico, si scorgerà proprio il simbolo dell’eterno ciclo senza inizio né fine.
Il serpente che si morde la coda è la dialettica materiale della vita e della morte, la morte che esce dalla vita e la vita che esce dalla morte, non come i contrari della logica platonica, ma come una inversione senza fine della materia di morte o della materia di vita.
Come custode del potere terrestre, il Serpente percepisce ogni movimento del suolo e del sottosuolo, prima ancora che i suoi effetti si verifichino e si mostrino sulla superficie della Terra e agli occhi degli uomini.
È quindi considerato l’animale della Profezia ed era proprio
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