06/07/11

NEL CENTRO




Rosseggia ardendo la pietra
Pulsa la fiamma sotto i miei passi
E pare s'affochi dentro la mente

Nel centro ristò a piedi scoperti
Sollevo il mio sguardo
E scorgo dall'alto uno squarcio di cielo.

Elisabetta Polatti

nel centro del labirinto di CHARTRES

riflessionii dalla lettura dellle prime 50 pagine di "LA MENTE AMA di Alessandro Bertirotti

Noi siamo il prodotto dell'interazione affettiva con le persone e il mondo che ci circonda.La mente conduce il corpo e, viceversa, il corpo influenza la mente ma, mente e corpo si configurano in base alla rete delle relazioni più o meno significative che ci coinvolgono.

Noi siamo la nostra mente e la realtà è forgiata, pensata, vissuta,subita dalla nostra mente che fa agire o anichilire il nostro corpo

L'affettività o la sua deprivazione quindi vengono a porsi come il centro originario da cui promana la costruzione di noi stessi ....Non siamo mai artefici unici di noi ma il prodotto ,più o meno cosciente, della rete relazionale e del contesto umano e ambientale in cui ci troviamo inseriti.

L'ffettività promana dall'energia positiva che, alimentando il nostro cervello,lo spinge ogni giorno a creare dei ponti fra noi e l'esterno,addirittura l'esterno ,le situazioni vengono modificate da questo flusso di energia in modo non scientificamente prevedibile ma di certo agisce producendo un cambiamento a i livelli sia fisici che mentali - emozionali.

Il ripetersi di relazioni positive,quindi affettive, creano la significazione del reale cioè il nostro modo di dare realtà e senso a ciò che incontriamo .La significazione entra in noi a plasmare il nostro modo di essere e di vedre gli altri quindi, in ultima analisi, dalla significazione scaturisce il nostro agire nell'oggi il nostro immaginare, il nostro ricordare e il nostro progettare il futuro

L'lAMORE sembra dirci Alessandro, è quella fiamma che bruciando a varie intensità, alimenta i neuroni del nostro cervello che, strano a dirsi ,pur essendo un organo soggetto alle leggi della fisiologia quindi indagabile scientificamente,si alimenta di un combustibile non materiale quindi difficilmente oggettivabile ma misurabile per i sui effetti concreti