06/09/11

SEMANTICA DEL CUORE




Un archeologo scoprì nel 3127 un libro perfettamente conservato scritto da una Autrice, tale Amantine - Aurore. Lo pesò, lo misurò, ne contò le pagine, ne analizzò qualità di carta ed inchistro, contò le lettere che lo componevano. Ma non lo lesse perchè parlava una lingua sconosciuta ... e non apprezzò quindi le poesie che conteneva ed il turbinare dei sensi che vi si descriveva ...
- Questi moderni analisti! ...Non sanno che si perdono!!- sospirò lei che seguiva da lungi il suo pensiero.- Sento però che presto qualcosa lo colpirà e magicamente, la lingua del manoscritto gli si svelerà-

Passarono i giorni, forse addirittura secoli, finchè un bel giorno, l'archeo-logo, ormai vecchio e disilluso , venne colpito da un fulmine mentre, non per vinto , esaminava di nuovo l’inchiostro di quel rompicapo .Un tuono rimbombando nell'angusta valle, fece rotolare grassi macigni del monte ,il cielo livido s'aprì inondando di pioggia battente l'erudito che ancora non si dava sconfitto.
Il manoscritto cambiò colore e, improvvisamente dalle pagine fitte di caratteri strani si levò un alone; a spirale salivano i segni ...Danzanti sugli occhi stupiti di quello,i componevano immagini ,s'avvitavano piano salendo, sfumando nel suono d'un arpa e poi a ficchi di neve ricadevano lievi formando ricami .....Stupito l'uomo si mise carponi davanti a quel puzzle di suoni e colori ....finchè la vide nel volto ..Era lei ,ora gli era seduta al fianco ....La guardò dentro gli occhi e fu allora che comprese col cuore ciò che a lungo e invano, aveva cercato di analizzare col freddo suo rigore...

Villa Piccolo Capo D'Orlando...ricordando Bent Parodi

Attraversare la costa, sospesa su valli e dirupi tra il mare su un fianco e gli speroni di roccia che si rincorrono aspri, sull’altro, è come sfrecciare su un nastro sospeso tra il cielo e la terra ... Un ponte si srotola con salite e discese, mi proietto verso l' alto, poi mi catapulto sul fondo, infine, stordita, alzo il capo, riprendo il respiro e corro dritta inghiottendo le luci più in basso.
Libera sfreccio nella sera che indora ogni cosa e placa, nella brezza che sale, l'arsura impietosa. E già la luce si muta avvolgendomi in serica ombra.
Mi accarezza la notte che arrotonda la costa colmando ogni fessura dentro la roccia. Un soffio leggero sale dal mare mentre la mia anima corre là, dove da tempo sapeva di andare, verso quella villa a terrazzo sul mare …

M'affaccio, ombroso è il balcone, e guardo dall'alto.
Vulcano e le Eolie sono lì ,immobili, sfumate presenze sulla linea sottile fra l’indaco e l’oro.Le Vestigia di un tempo passato ,i tronchi e le radici lì intorno, mi dicono vieni.
Sussurrano voci e presenze; sfuggenti si popolano lievi i sentieri del bosco dei fantasmi di un mondo sommerso, invisibile agli occhi di chi guarda dentro gli specchi del giorno e, pian piano, vivendo,dimentica il respiro del mondo.
Aspiro il profumo dei loro pensieri e mi tingo col lilla rosato della ninfea che buca le foglie distese sull’ acqua radente le stoppie.
Fra agavi puntute che aprono le argentee dita a raccogliere in grembo gocce di distillato di cielo, bevo dall’incrocio dei rigidi steli, l' umida sera.

Si srotola l’anima sospesa al soffio dei sitar che racconta di un'anima inquieta ritornata tra noi a rinnovare l'eterna ricerca ,il rimpianto e il dolore per il suo amore perduto, tanto desiato, e forse, solo ora, ritrovato.

SAN GIULIO D'ORTA

la via del silenzio comprende ..

la via del silenzio concilia .

T'affacci sul lago e odi il vento che increspa le onde

e ti rapisce il pensiero.

Ti illumina il volto il raggio di sole che riverbera luce sull'acqua .

Protetto dall'ombra di vicoli stretti, inspiri profondo

e t'avvi con passo leggero sugli gli antichi i tratturi del cielo