17/07/09

Terra e cielo d'Irlanda


ASCOLDANDO MUSICA CELTICA

L’arpa avvia la musica dolcemente,la segue il celio: i suoni corrono in sintonia,si sente in sottofondo, nel crescendo,una costante come di sistri che segna il ritmo lento del paesaggio irlandese. Nuvole corrono ,a tratti si addensano,l'acqua dei rivi più calmi gorgoglia e poi tace nello specchio fermo dei i laghi.

Avanzano i profili delle rocce aspre e nere, le scogliere si protendono ad abbracciare onde mutevoli e cielo e terra ed acque non hanno confine.

Connemara lunare: rocce piatte , fiori d'erica rasenti su pendii ,verdi profili dolci aspri,si perdono nell’ orizzonte cinerino.

Greggi bianche, belanti dentro recinti di sassi antichi e rovine e croci di cimiteri austeri ,

evocano leggende remote di eroi dai lunghi capelli ,con voci possenti e passo sonante,di ombre silenti dentro celle scavate dal tempo,di tetti di fango odoroso di torba, di madri provate che nutrono a stento la prole chiassosa, di canti radenti le spalle di chi attende alla vita paziente.

Simulacri viventi che l'erba avvince e il cielo conforta .

Cattedrali di vento e di pioggia sottile,balaustre sul mare che il vento sferzante di voci remote fra crepe di sasso e cortecce di pino, proietta lontano….,lontano…..

Senza pareti ,gli echi si levano liberi e trascorrono di foglia in foglia,di stelo in stelo, di pietra in pietra, di cuore in cuore e si distendono, quale carezza benevola,

sulla terra amata e sulle greci assonnate che la notte sorprende all’addiaccio.

Il cielo capovolto danza dentro il creato.

l'arpa avvia la musica dolcemente la segue il celio e i suoni corrono in sintonia Si sente in sottofondo nel crescendo,una costante come di sistri che segna il ritmo lento del paesaggio irandese: nuvole che corrono ,a tratti si addensano ,l'acqua dei rivi piu calma e piu ferma dei suoi laghi i profili delle rocce aspre e nere, le scogliere dove mare e cielo non hanno confine.

il Connemara lunare, rocce piatte sul mare, fiori d'erica su pendii verdi che si perdono alla vista,greggi dentro recinti di sassi antichi, rovine ,croci,cimiteri austeri che l'erba consola e il cielo conforta ,altari di una cattedrale senza pareti; gli echi delle cose si levano liberi e trascorrono di foglia in foglia,da goccia a pozza da rivo a lago,
da terra a cielo.

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